Chemioterapia a dose convenzionale versus alta dose come primo trattamento di salvataggio in pazienti di sesso maschile con tumori metastatici a cellule germinali


La chemioterapia a dose convenzionale e quella ad alta dose potrebbero essere utilizzate con successo come terapia di salvataggio nei pazienti con tumori metastatici a cellule germinali in progressione con il trattamento di prima linea.

A livello mondiale sono stati raccolti i dati relativi a 1.984 pazienti con cancro a cellule germinali che erano andati incontro a progressione dopo almeno 3 cicli a base di Cisplatino ed erano stati trattati con chemioterapia a dose convenzionale a base di Cisplatino o chemioterapia ad alta dose a base di Carboplatino.

Su 1.984 pazienti, 1.594 ( 80% ) sono risultati idonei ad essere inclusi nello studio e tra i pazienti idonei, 1.435 ( 90% ) sono stati assegnati a una delle seguenti 5 categorie prognostiche sulla base della precedente classificazione prognostica: rischio molto basso ( n=76 ), basso ( n=257 ), intermedio ( n=646 ), alto ( n=351 ) e molto alto ( n=105 ).

In generale, 773 pazienti hanno ricevuto chemioterapia a dose convenzionale e 821 chemioterapia ad alta dose.

Entrambe le modalità di trattamento sono state utilizzate con frequenze simili all’interno di ciascuna delle categorie prognostiche.

L’hazard ratio ( HR ) per la sopravvivenza libera da progressione è stato pari a 0.44, stratificato in base alla categoria prognostica, e quello per sopravvivenza generale è stato 0.65, a favore della chemioterapia ad alta dose.

Queste osservazioni sono risultate consistenti all’interno di ciascuna categoria prognostica tranne che nei pazienti a rischio molto basso, per i quali sono stati osservati valori di sopravvivenza generale simili tra i due gruppi di trattamento.

In conclusione, questa analisi retrospettiva fa pensare a un beneficio derivante dalla chemioterapia ad alta dose somministrata come intensificazione di un primo trattamento di salvataggio in pazienti maschi con tumore a cellule germinali ed evidenzia la necessità di un altro studio prospettico randomizzato che confronti la chemioterapia a dose convenzionale con la chemioterapia ad alta dose in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2011 )

Lorch A et al, J Clin Oncol 2011; 29: 2178-2184


Onco2011 Farma2011


Indietro

Altri articoli

Sebbene l'emorragia intracranica ( ICH ) sia frequente nel contesto delle metastasi cerebrali, ci sono dati limitati sull'influenza degli agenti...


La classificazione dell'International Germ Cell Cancer Collaborative Group ( IGCCCG ) svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei tumori delle...


Entrectinib ( Rozlytrek ) è un potente inibitore della chinasi del recettore della tropomiosina ( TRK ) A, B e...


La Commissione europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata ad Ayvakyt ( Avapritinib ) come monoterapia...


Tisotumab vedotin ( HuMax-TF-AD ) è un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro il fattore tissutale ( TF ), che è espresso...


La combinazione Capecitabina - Temozolomide ( CAPTEM ) ha un'attività significativa nei pazienti con tumori neuroendocrini ( NET ) pancreatici...


I carcinoidi polmonari metastatici ( MLC ) rimangono scarsamente caratterizzati e non esiste stratificazione prognostica. È stato condotto uno studio...


L' FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Keytruda ( Pembrolizumab ), una terapia anti-PD-1, per il...


I criteri IGCCCG ( International Germ Cell Cancer Collaborative Group ) pronosticano i risultati di sopravvivenza nel tumore del testicolo...


Nilotinib ( Tasigna ) inibisce l'attività della tirosin-chinasi di ABL1/BCR-ABL1 e KIT, recettori del fattore di crescita derivato dalle piastrine...